TUTTO FOOD 2019 Milano Food Week- riflessioni
Senza dubbio il tema “food” è uno dei più di rilievo e di trend del momento; un trend indispensabile da intercettare in tutte le sue sfaccettature, perché dire FOOD vuol dire tutto e nulla e serve declinare il concetto.
Food, da come lo si produce, alla sua sostenibilità, alla necessità di sfamare il pianeta magari ottimizzando le risorse per non distruggerlo, food per la salute, alle eccellenze in cui l’Italia si distingue a livello mondiale, alle nuove tecnologie, ai super-food, alla nutraceutica e ai “food che fanno bene”… un universo sotto i riflettori, soprattutto per la FOOD WEEK Milanese.
Una settimana che vedrà tante iniziative, tra cui quella promossa da SoLunch e Future Food Institute in cui anche noi di G2 saremo presenti con nostri progetti startup per incontrare foodies e investitori alla ricerca di novità nel panorama milanese.
Da dopo Expo2015, Milano è indubbiamente diventata la capitale del “food”, oltre ad aver riacquisito un ruolo importante a livello turistico. L’offerta è ampia, gli eventi sono sempre di qualità e si susseguono in un vortice a cui stare dietro è difficile.
Per noi di G2 che di startup abbiamo fatto il nostro pane quotidiano, e del food un settore di interesse, è importante essere sempre al passo con le iniziative e soprattutto cercare progetti e idee di qualità da sviluppare e portare a livello internazionale.
Le startup sicuramente oggi rappresentano un filone di innovazione interessante e a cui le imprese devono necessariamente guardare se vogliono accelerare i propri processi di innovazione.
Il mercato sta evolvendo e sempre più vi è attenzione a elementi etici e di sostenibilità, elementi imprescindibili per una responsabilità chiara per le imprese di ogni settore. A maggior ragione laddove l’etica si interseca con temi di produzione, sfruttamento degli animali, dei territori e intercetta il grande ancora irrisolto tema della “fame nel mondo”. Ogni giorno, donne e uomini combattono per poter sfamare i propri figli, in un mondo in cui il “cibo” prodotto basterebbe per tutti, ben oltre 800 milioni di persone (1 ogni 9) se ne va a letto ogni notte con lo stomaco vuoto. E uno su tre soffre di qualche forma di malnutrizione.Mentre qui in occidente e in altri paesi “avanzati” abbiamo il problema di obesità crescente e sindrome metabolica diffusissima, in altri paesi un pasto è una conquista, vivere è una conquista.
Un mondo senza “fame” nel 2030 sarebbe possibile, ma serve lavorarci, tutti.
Allora, vorrei che in questi giorni in cui si accendono i riflettori sul tema “food” in mille e mille sfaccettature, in cui faranno bella mostra progetti strepitosi, eccellenze uniche, tecnologie e investitori, giorni della FOOD WEEK interessantissimi e di cui Milano è davvero orgogliosa, non dimenticassimo la responsaiblità che abbiamo tutti verso gli altri, per sollecitare non solo una innovazione che può portare indubbio beneficio al pianeta, ma anche per dare voce e raccontare un mondo migliore, spronando la politica a ritornare ad un ruolo di visione in cui nessuno resti indietro, soprattutto nessuno debba più soffrire la fame.