Farmacia del futuro: la tecnologia al servizio del paziente

da | Mag 30, 2019 | approfondimenti, Digital Health & BioPharma

Le oltre diciottomila farmacie italiane rappresentano una rete capillare formidabile al servizio della salute ed una leva indispensabile per affrontare i nodi legati all’invecchiamento della popolazione, la cronicizzazione di molte patologie gravi e la temporanea (speriamo) scarsità di personale medico ed infermieristico.

L’evoluzione tecnologica offre grandi opportunità alla farmacia per potenziare le possibilità di servizi sanitari sul territorio, migliorare il rapporto con i pazienti-clienti ed ottimizzare il risultati della attività.

In ambito pharmaceutical care, per esempio, il nodo della aderenza terapeutica rappresenta una criticità notevole sia dal punto di vista clinico per le conseguenze che una scarsa aderenza ha sulla salute, sia dal punto di vista farmaco-economico per i costi correlati a recidive, ricoveri evitabili, etc.

Secondo recenti analisi IQVIA, quando c’è scarsa aderenza terapeutica o c’è inefficienza della presa in carico di un paziente cronico lo spreco in sanità è calcolato in  11 miliardi. Secondo gli ultimi dati OSMED (Osservatorio sull’uso dei farmaci in Italia) disponibili, l’aderenza alle terapie per patologie croniche molto diffuse come ipertensione, bronco-pneumopatia cronica (BPCO), depressione o ipercolesterolemia è spesso molto bassa (con punte del 13,6% per BPCO e 39% per la depressione). La percentuale tende ad essere peggiore tra la popolazione anziana (oltre i 65 anni) dove si rileva una scarsa qualità dell’interazione e dell’ascolto.

 

La strategia per contribuire a risolvere questo punto non può essere univoca: solo un sistema integrato di professionalità e supporto tecnologico può funzionare. La relazione speciale del farmacista con il paziente cronico e anziano (in assoluto il professionista della salute che ha maggiori occasioni di interazione con questi malati) deve essere integrata da formazione specifica per individuare le problematiche di assunzione (effetti collaterali, difficoltà di preparazione, …) e assistita dalla tecnologia con soluzioni che consentano l’attivazione di un ecosistema’ di cura fra farmacista, paziente e/o caregiver, medico di base e/o centro di cura.

L’evoluzione digitale offre strumenti utili anche per la fidelizzazione dei clienti e la costruzione di una customer experience differenziante. Ancora una volta si tratta di integrare opportunamente le competenze professionali e distintive presenti in farmacia: addetti cosmesi, specializzazioni come omeopatia, fitoterapia, veterinaria, con le tecniche e le piattaforme a supporto della omni-canalità.

Il percorso verso il phygital (l’integrazione del luogo fisico con l’esperienza digitale) coinvolge sempre più spesso anche la farmacia e offre diverse opportunità per armonizzare, senza annullarla, l’esperienza fisica di questo punto vendita molto speciale, con le possibilità offerte dalla tecnologia digitale a pazienti e farmacisti. La scelta di una piattaforma di e-commerce per i prodotti di libera vendita è solo uno degli elementi di partenza che sempre più spesso è affiancato da altri servizi: possibilità di scaricare app specifiche per determinati problemi di salute, newsletter personalizzabili, formazione on line su temi healthcare, …

Le strumentazioni digitali permettono anche di creare automaticamente e velocemente informazioni e messaggio ad hoc relativi ad attività ‘analogiche’ come invitare clienti fidelizzati a ritirare in farmacia un omaggio nel giorno del compleanno o ricordare un evento o attività informativa relativa ad un tema su cui il cliente ha ricercato informazioni sulla piattaforma on-line.

La scelta phygital implica certamente l’acquisizione di nuove competenze e imprime ritmi nuovi anche alla attività nel luogo fisico ma non può prescindere dalla professionalità tipica del farmacista.

Laura Gatti Senior Advisor for G2 startups

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